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domenica 21 maggio 2017

Top 7 - Sette romanzi sull'amicizia



Tecnicamente l’amicizia è un reciproco affetto tra persona e persona nato da una scelta volontaria che tiene conto della conformità dei caratteri e di una prolungata consuetudine. È proprio una brutta definizione. Infatti noi preferiamo dire che l’amicizia è “quella cosa lì”.
La letteratura, il cinema e la tv (come ovviamente per l’amore) da sempre cercano di raccontare storie fondate sull’amicizia. Noi dell’Ignorante con questa classifica ci siamo concentrati su storie di amicizia maschile. Non è semplice parlare di un valore così profondo senza scadere nella retorica. I romanzi che rientrano in questa classifica, almeno secondo noi, si distinguono per tatto e sensibilità, componenti che, per quanto a volte invisibili, sono sempre presenti in una solida amicizia fra uomini.
7 – Due sulla strada (The Van) di Roddy Doyle. Jimmy Rabbitte senior, disoccupato e squattrinato, trascina la sua esistenza fra il pub e il campo di calcio dei ragazzi. Quando anche il suo migliore amico, Bimbo, viene licenziato, i due decidono di fare qualcosa per riscattarsi ai propri occhi e a quelli delle famiglie: acquistare un furgoncino e mettersi davanti ai locali, sulle spiagge, a vendere hamburger e patatine. È un'impresa che porterà un po' di soldi, una quantità di avventure impreviste, parecchi momenti esilaranti, e qualche subbuglio in famiglia. Due sulla strada è il terzo capitolo della fantastica trilogia di Barrytown. È ambientato durante Italia ’90 e in maniera potentissima scandisce una gerarchia fra amicizia e affari.
6 – Tutto il mondo ha voglia di ballare di Alberto Garlini. Roberto e Riccardo si conoscono da ragazzini, nel 1975. È però negli anni Ottanta che la loro amicizia si sviluppa, fiorisce e, in una parabola fatalmente rapida, avvizzisce. Accanto a Roberto e Riccardo ci sarà Chiara, e poi Pier Vittorio Tondelli. L'amore tra Chiara e Riccardo e la relazione tempestosa tra Roberto e Pier occupano queste pagine assieme alla scoperta del mondo, dei libri, della politica, della musica, in una fase cruciale della nostra storia recente. Garlini si conferma maestro nel miscelare realtà e finzione, uomini realmente esistiti e personaggi inventati. Tutto il mondo ha voglia di ballare è anche una profonda riflessione su cosa sono stati gli anni Ottanta.
5 – Trainspotting di Irvine Welsh. Un gruppetto di ragazzi della periferia di Edinburgo: il sesso, lo sballo, la rabbia, il vuoto delle giornate.. Alla ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla propria esistenza che non sia il vicolo cieco fatto di casa, famiglia e impiego ordinario, trovano nella droga e nella violenza l’unica risposta possibile. Tutti conoscono il film Trainspotting di Danny Boyle. In pochi invece conoscono le differenze fra la pellicola e il romanzo, racconto sicuramente incentrato sul degrado sociale di quella generazione, ma anche sulla viscerale amicizia che unisce i personaggi del libro.
4 – Una vita come tante di Hanya Yanagihara. A New York vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l'uno all'altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all'inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall'ambizione. Willem, che vuole fare l'attore. JB insegue il successo nel mondo dell'arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità. Nei suoi riguardi l'affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell'autodistruzione. Jude infatti nasconde un passato terribile da cui non riesce a fuggire. Una vita come tante è un romanzo sontuoso di oltre mille pagine potentissimo, a volte esagerato che parla di uomini ma è scritto da una donna. Notevole.
3 – Eravamo dei grandissimi di Clemens Meyer. Daniel, Mark, Paul e Rico sono cresciuti come "pionieri" nella Germania dell'Est. Sono gli ultimi anni prima della caduta del Muro e sogni e illusioni sono amplificati dal mito dell'Ovest a portata di mano. Con la riunificazione delle due Germanie anche la loro vita cambia trasformandosi in una folle corsa fatta di furti d'auto, alcol, paura e rabbia. Paragonato a Trainspotting, Eravamo dei grandissimi si sviluppa su più piani temporali mostrando le conseguenze delle scelte sbagliate. Grandioso romanzo mitteleuropeo.
2 – La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo. Israele. Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l'esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita, Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? In tutte le cose c’è sempre un prima e un dopo, e in mezzo il tempo che scorre. La simmetria dei desideri è un romanzo che sfiora la perfezione.
1 – Colla di Irvine Welsh. Quattro ragazzi crescono insieme in uno squallido ghetto di Edimburgo. Sono Billy, Carl, Andrew e Terry, i protagonisti di questo libro. Insieme condividono le prime esperienze che contano: le pestate con gli hooligans, le sbornie violente, il sesso cattivo e la droga. Insieme crescono: Billy diventa un pugile; Carl un dj strafatto e famosissimo; Andrew un tossico sposato con Gail, ninfomane che lo pianterà; Terry un alcolizzato ossessionato dal sesso. Il loro mondo è tutto ai margini ma è anche un mondo in cui l'amicizia è l'unico legame, l'unica colla che tiene uniti anche i peggiori bastardi. Qual è il valore dell’amicizia quando non si ha nient’altro? Capolavoro assoluto di Welsh. Una bomba.

domenica 14 maggio 2017

Top 7 - I migliori caper movie



Avete presente il caper movie? No? Bene, eccovi una semplice definizione.
Appigliandoci a Wikipedia, possiamo dire che caper movie è quel film, rientrante nel genere thriller che racconta storie in cui un gruppo di individui (ma anche un singolo personaggio) organizza in maniera accurata e mette in atto un grande furto (gioielli, opere d’arte, soldi). In questa definizione rientrano centinaia di film; d’altronde il genere thriller ha dimensioni oceaniche. Il caper movie inteso dai noi dell’Ignorante, però, è quello che fonde elementi propri della commedia a quelli classici dell’action. Secondo noi il caper movie deve avere un tono leggero, che rende il tutto meno serioso. Ecco spiegate illustri esclusioni quali Le iene di Tarantino, Heat – La sfida di Michael Mann e Inside Man di Spike Lee (tra l’altro tutti eccellenti film). Ok, possiamo cominciare.



7 – 7 uomini d’oro (1965) di Marco Vicario.  Sorpresa si piazza in classifica questo film italiano, sconosciuto ai più, che abbiamo preferito ai noti Operazione san Gennaro e I soliti ignoti. 7 uomini d’oro è la storia di un’esperta banda internazionale di ladri che tenta il colpo del secolo: rubare, ad una banca di Ginevra, sette tonnellate d’oro. Grande ritmo e colpi di scena in sequenza. Film avanti vent’anni per gli standard del tempo.

6 - 40 carati (2011) di Asger Leth. Nick Cassidy è un ex poliziotto di New York evaso dalla prigione in cui scontava una lunga pena per aver rubato e poi rivenduto un diamante appartenente a un potente e avido uomo d'affari. Ora Nick si trova sul cornicione di una stanza di uno dei piani più alti del Roosevelt Hotel e minaccia di buttarsi giù. Paralizzato il traffico e attirata l'attenzione dei media Nick, che ha fornito false generalità, in realtà orchestra tramite auricolare un furto in piena regola nel palazzo di fronte. Gran bella idea, adrenalina sempre alta e ottimo cast per questo film uscito in sordina qui da noi.

5 – Entrapment (1999) di Jon Amiel. Sean Connery è un anziano scassinatore, che diventa socio di una giovane ladra che ha rubato un Rembrandt superando un complicato sistema di allarme. Non tutto però è come sembra e tra  colpi di scena e doppi giochi i due realizzeranno un'operazione da miliardi di dollari. Entrapment è un piccolo cult che annualmente Rete 4 si diverte a passare in prima o seconda serata. Per noi dell’Ignorante è un appuntamento fisso, ciononostante stiamo ancora cercando qualcuno che ci possa spiegare il finale.
4 – Now You See Me – I maghi del crimine (2013) di Louis Leterrier. Daniel Atlas è un mago delle carte, Merritt McKinney è un ipnotista, Henley Reeves pratica l'escapologia, Jack Wilder è un mago di strada. Sconosciuti, o quasi, l'uno all'altro ricevono una carta dei Tarocchi che li identifica e li invita all'appuntamento della vita. Un anno dopo da un palcoscenico di Las Vegas i Quattro Cavalieri rapinano una banca a Parigi e ricompensano l'entusiasmo del pubblico con una pioggia di banconote. Spetterà all'agente speciale Dylan Hobbs e alla collega francese dell'Interpol, Alma Dray, scovare il trucco, eludendo l'abile inganno dei cavalieri. Now You See Me prende la magia (intesa come prestidigitazione) e la mette al servizio della truffa sofisticata. Ne esce fuori un buonissimo film, i cui incassi ne hanno fatto il primo capitolo di un franchise. Peccato che il sequel sia stato una delusione.
3 – La stangata (1973) di George Roy Hill. Negli anni Trenta due abili imbroglioni riescono, con una partita a poker truccata e con una girandola di trovate esilaranti, a truffare una grossa somma di danaro a un terribile gangster di Chicago. La truffa colossale è anche e soprattutto l'occasione per vendicare una morte di un comune amico. Cult assoluto, La stangata è uno dei film su cui il filone si fonda. Non c’è molto da aggiungere: vi consigliamo di ascoltare il motivetto principale del film.
2 – The Italian Job (2003) di F. Gary Gray. Charlie Croker e la sua banda hanno messo a segno un colpo miliardario sottraendo lingotti d'oro da un palazzo veneziano. Ma qualcuno all'interno del gruppo ha deciso di tenersi tutto per sè, non esitando a eliminare il vecchio John, padre spirituale del gruppo, pur di mettere le mani sul malloppo. Urge vendetta: e quale vendetta migliore che riappropriarsi del maltolto, inscenando il più gigantesco ingorgo della storia per poter scappare indisturbati o quasi a bordo di tre Mini? Possiamo dire che The Italian Job ha rilanciato l’immagine della Mini a livello mondiale. Questo perché il film è bello e supera (almeno secondo noi) l’originale Un colpo all’italiana di Peter Collison del 1969.
1 – Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco (2001) di Steven Soderbergh. L'incasso di tre casinò di Las Vegas converge in un unico caveau. Si tratta, nell'occasione, di 163 milioni di dollari. È a questi che mira Ocean (George Clooney), uscito di prigione. Organizza il colpo insieme a un suo amico (Brad Pitt). Vengono reclutati specialisti in ogni campo, i più bravi. I Casinò appartengono a un unico proprietario, un certo Tony Benedict (Andy Garcia), spietato, crudele e furbo quasi quanto loro. Ocean’s Eleven è il remake di Colpo grosso, film in cui recitava il Rat Pack al gran completo (Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr. e gli altri) e riesce nell’impresa di creare una sorta di nuovo clan di iper star: George Clooney, Brad Pitt, Matta Damon, Julia Roberts, Casey Affleck e Andy Garcia (ma anche Don Cheadle, Bernie Mac, Elliott Gould e Scott Caan) sono i protagonisti di questo confronto che vince alla grande il confronto storico con i mostri sacri del passato.